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Intervista a Luciano Vasapollo sulla situazione in Venezuela dopo le votazioni per l’Assemblea Costituente
Il professor Luciano Vasapollo parla, in un intervista a Radio Città Aperta, su ciò che stà accadendo in Venezuela dopo la consultazione avvenuta ieri, 30 luglio,per la Assemblea Costituente.
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Una serata con il prof. Luciano Vasapollo per parlare di Fidel e di Cuba
Trento 07 aprile 2017 Ieri a Piedicastello, nella sala circoscrizionale, una settantina di noi, iscritti e non al nostro Circolo, hanno potuto trascorrere una piacevolissima serata con il professor Luciano Vasapollo. Luciano Vasapollo, per chi non lo conoscesse, è docente alla SAPIENZA di ROMA; delegato del rettore per le Relazioni Internazionali con l’America Latina e i Paesi del Caribe; è anche docente all’ Università de La Habana (Cuba) e all’Università “Hermanos Salz Montes de Oca” di Pinar del Rio (Cuba). Ha ottenuto nel 2011 la Laurea e dottorato Honoris Causa in Scienze Economiche al’Università di Pinar del Rio.
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Nicolas Maduro accusa l’opposizione di promuovere un intervento in Venezuela
19 gennaio 2017 Il presidente del Venezuela, Nicolás Maduro, ha accusato l’opposizione nazionale e la destra internazionale di cercare di destabilizzare il Venezuela per propiziare l’ingerenza e l’intervento nel paese, ha pubblicato Prensa Latina. Non abbiamo altra scelta che fare lo sforzo di portare la nostra verità in tutto il mondo, a causa di campagne che hanno origine negli Stati Uniti e altri centri di potere per minare le conquiste della Rivoluzione Bolivariana, ha dichiarato il presidente venezuelano dal Palazzo di Miraflores, sede del Governo.
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Alla rivoluzione in cabriolet!
Venerdì, 02 Dicembre 2016. Quando sono atterrato per la prima volta a Cuba era il 1 ottobre del 1997. Avrei compiuto 22 anni su quell’isola pochi giorni dopo, il 9 ottobre. Lo stesso giorno, ma 30 anni prima, era stato giustiziato a La Higuera in Bolivia Ernesto Guevara, un medico asmatico di 39 anni che a Cuba aveva lasciato una rivoluzione, alcuni incarichi governativi, una moglie e 5 figli. Le ossa del Che, assieme a quelle di sei altri combattenti cubani morti durante la campagna in Bolivia, erano state ritrovate e poi identificate pochi mesi prima e sarebbero state tumulate con tutti gli onori militari il 17 ottobre del 1997…
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Cuba risponde a Trump: «Il nostro popolo non dimenticherà le sue parole»
Poco dopo l’annuncio della morte di Fidel Castro, il presidente eletto degli USA, Donald Trump, ha emesso un comunicato nel quale ha definito Fidel come un «brutale dittatore» assicurando che il suo «governo farà tutto il possibile perché il popolo cubano possa iniziare finalmente il suo viaggio verso la prosperità e la libertà». Dello stesso tenore anche il vicepresidente eletto, Mike Pence: «Il tiranno Castro è morto. Albeggia una nuova speranza. Saremo insieme all’oppresso popolo cubano per una Cuba libera e democratica». Non si è fatta attendere la risposta decisa e orgogliosa dal popolo cubano attraverso una lettera aperta di un giovane cubano, Julio Alejandro Gómez Pereda, pubblicata sul sito…
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«Querido Fidel…», la lettera d’addio di Pepe Mujica a Castro
di Tiziana Barilla «Voglio dire una cosa, c’è in Fidel, e con lui in una parte del popolo cubano, una statura di Quijote perché gli è toccato vivere un lungo periodo della sua storia sfidando la prima potenza mondiale. Non è cosa semplice avere coraggio, decisione e capacità di resistenza in questa epoca». Così, paragonandolo a Don Quijote, Pepe Mujica ricorda Fidel Castro poche ore dopo la morte del Lider Maximo, a Telenoche. Poi, scrive di suo pugno una lettera d’addio. Dove, tra l’accenno veloce a un’intimità e l’ammirazione esplicita, rimprovera a Fidel di averci lasciati “orfani”. Eccola.
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Fidel Castro
L’improvvisa, ma non inattesa, dipartita del lider maximo Fidel Castro Ruz ha lasciato increduli e ammutoliti i milioni di sostenitori e “aficionados” che per lunghi decenni hanno accompagnato e sostenuto le numerose battaglie del grande rivoluzionario cubano. Egli ha rappresentato l’impegno costante e generoso a favore di un cambiamento radicale delle condizioni di vita e di una nuova organizzazione politica e sociale di tuti i popoli dell’America Latina, Asia e Africa perennemente minacciati dai progetti di sfruttamento e sottomissione da parte di nazioni più ricche e più forti militarmente decise ad imporre le politiche neoliberiste. Ospitando migliaia di studenti universitari provenienti da tutto il mondo- compresi gli USA – e…
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A Tuxpan il busto di Gino Donè
Mi sono permesso di “rubare” da Facebook e condividere sul nostro blog questo post di Antonio Marchi, pubblicato domenica 20 novembre. Il post di Antonio Marchi: “Care amiche, amici, parto per il Messico al seguito della Fondazione Ernesto Guevara per portare in “gloria eterna” il busto di un partigiano veneto di San Biagio di Callalta (Gino Donè) che sessant’anni anni fa si imbarcò con altri 81 rivoluzionari per portare la libertà a Cuba. A Tuxpan Gino Donè farà compagnia – per l’eternità – agli altri tre rivoluzionari non cubani:(il messicano Zelaya Alger, il dominicano Mejías del Castillo, l’argentino Che Guevara). Ecco come tutto è cominciato: LA STATUA PER GINO DONÉ…
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Argentina: la City di Londra teme che a breve cada il governo neoliberista di Macri
Secondo il quotidiano britannico The Economist «la luna di miele di Macri è giunta al termine» Disoccupazione, miseria crescente, repressione. Questi sono i risultati del ritorno in Argentina del neoliberismo selvaggio voluto dal presidente Mauricio Macri. La tensione sociale cresce, vi è molto malcontento nel paese sudamericano, tanto che il quotidiano inglese The Economist, voce della City di Londra uno dei cuori finanziari del mondo, in un articolo pubblicato il 13 di agosto ha espresso grande preoccupazione per le gravi difficoltà politiche di Macri e del suo esecutivo. L’esorbitante aumento delle tariffe è parte centrale del piano implementato dal nuovo presiedente ultra-liberista per avviare un ‘recupero’ dell’economia argentina che secondo…
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FIDEL CASTRO: IL COMPLEANNO
12 agosto 2016 Domani compirò 90 anni. Sono nato in un territorio chiamato Birán, nella regione orientale di Cuba. È conosciuto con quel nome, anche se non è mai apparso in una mappa. Dato il suo buon modo di agire era conosciuto da amici vicini e, naturalmente, da una pletora di rappresentanti politici e ispettori che si vedevano intorno a qualunque attività commerciale o produttiva proprie dei paesi neocolonizzati del mondo. In una certa occasione ho accompagnato mio padre a Pinares de Mayarí. Avevo allora otto o nove anni. Come gli piaceva conversare quando usciva dalla casa di Birán! Lì era il padrone delle terre dove si piantavano canna da…