Il Circolo “Ernesto Guevara” di Trento

ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA “ITALIA-CUBA”

Circolo “ERNESTO GUEVARA” di Trento

Cariche sociali

Segretario del circolo Giongo Italo italo.giongo@provincia.tn.it
Direttivo  Fontanari Silvio silvio.fontanari@hotmail.it
Direttivo Gasperotti Guido guido.gasperotti@gmail.com
Direttivo Giongo Tiziano titto60@gmail.com
Direttivo Melchiori Giovanni m.giovanni15@gmail.com
Direttivo  Moser Adriana adrianamsr60@gmail.com

 

Storia del Circolo di Trento

La storia del circolo di Trento inizia nel lontano 1982.

Qui sotto è riportato l’articolo pubblicato nel 1996 sul giornalino della CGIL “Attività Sindacale” che racconta le tappe del circolo dalla sua nascita fino a quel momento.

 

 

Da “Attività Sindacale” dell’aprile 1996

Breve storia della ASSOCIAZIONE DI AMICIZIA ITALIA-CUBA di Trento.

L’Associazione di amicizia Italia-Cuba nasce a Trento nel 1982. La sua attività si propone, in piena era reganiana, di ripescare dall’oblio il significato e i traguardi della rivoluzione cubana. Mostre d’arte, dibattiti, proposte letterarie ed avviamento di giovani alle brigate di lavoro a Cuba ne caratterizzano l’attività per 4-5 anni.

Una serie di concause, personali e di panorama politico, determinano l’interruzione delle attività pubbliche sul finire degli anni ’80.

Grazie all’apporto di nuove energie, nel 1992 l’Associazione riprende vigore.

Il panorama politico è molto cambiato; il crollo del muro di Berlino e il disfacimento del COMECON hanno gettato l’isola in una crisi econo­mica senza precedenti nella storia della rivoluzione. In questo scenario, quasi nessuno darebbe un soldo per il futuro di Fidel e del «suo» progetto politico.

Parimenti chi si occupa qui da noi di Cuba, di illustrare i tra­guardi sociali e di convogliarvi solidarietà, viene visto come un pazzo o quantomeno come un residuato bellico.

L’attività principale della rinata Associazione si esplica essenzialmente in attività culturali conoscitive e di denuncia dell’ illegale blocco economico. In questo campo di attività abbiamo promosso numerose serate con economisti che ci hanno spiegato la situazione a Cuba e cosa comporta, per la sua economia, il «Bloqueo», con la proiezione di filmati sul Che e in risposta alla crisi dei Balzeros, con esperti per illustrare i progetti di cooperazione nel settore agro­pecuniario.

Altra attività diventata necessa­ria per l’Associazione è la raccolta di fondi e solidarietà mate­riali per integrare la fragile economia cubana in questo periodo speciale, fornendo un aiuto alla popolazione.

Dicevamo «necessaria», in effetti non è un fatto piacevole, per un popolo orgoglioso della propria indipendenza e delle proprie conquiste sociali, aver bisogno dell’ aiuto, seppur fraterno, di tanti compagni in tutto il Mondo.

Nei fatti questa attività è diventata predominante e francamente ci ha portato a buoni risultati.

 

Si va dalla campagna sottoscrizioni («Un barile di petrolio per Cuba» 3.600.000) del ’92, alla raccolta di fondi e farmaci per combattere la «neurite ottica» (4 milioni raccolti nel ’93);
dalla adesione ai grandi progetti agro-zootecnici nazionali, che ci vedono partecipare con
8 milioni raccolti a tutt’ oggi, allo sviluppo dei progetti «trentini».

Per quanto riguarda le nostre iniziative locali: nel ’95 abbiamo acquistato, smontato, spedito ed ora in fase di installazione, nella circoscrizione di Jaimanitas La Habana, un panificio atto a garantire il fabbisogno di circa 15.000 abitanti; costo dell’iniziativa L. 8.500.000 circa.

E’ in piena fase di attuazione un progetto di ripristino di pannelli solari a La Habana, che ci vede collaborare per L. 6.500.000 su un totale di 16 milioni con la P.A.T. ed EUROSOLAR. Nel prossimo futuro dovremmo installare in un consultorio a Cuba un gabinetto dentistico donatoci recentemente. Continuano nel frattempo le spedizioni di materiale sanitario e didattico.

Questa non piccola mole di lavoro svolto ci ha portati da pochi «pazzi» del 1992 ai 186 iscritti nel 1995; numero che quest’ anno intendiamo ulteriormente incrementare.
La serietà con cui abbiamo operato ci è valsa riconoscimenti anche da parte di settori non tradizionalmente favorevoli; esponenti del mondo della pace, P.A.T., Istituzioni.

Noi riteniamo che Cuba possa farcela, perché rimanga un lumicino di speranza in contro tendenza al pensiero unico capitalista.

Pur con le sue enormi contraddizioni, e con l’eredità di gravi errori, Cuba rappresenta un importante riferimento soprattutto per i popoli del Sud del Mondo che le invidiano uno stato sociale e una speranza di vita per loro impensabile. Cuba si sta trasformando e dipenderà anche dai nostri aiuti, a quali compromessi dovrà piegarsi e quale indirizzo prenderà la sua rivoluzione.

L’Associazione si finanzia con il tesseramento dei soci, le sottoscrizioni dei simpatizzanti e la vendita di materiale documentario e informativo durante manifestazioni pubbliche.

 

Dopo il 1996 l’attivita del circolo è proseguita con molte altre iniziative politico-culturali.
E’ stata allestita, ad esempio, una mostra fotografica dal titolo “Come ride Cuba”.
Incontri culturali, con lo scrittore Carlos Tablada, con il gurrigliero “Pombo” compagno del Che in Bolivia, con N.Jimenez, presidente degli scrittori cubani, ed altri ancora.

Nel 1968 c’è stato il gemellaggio fra il nostro circolo e la provincia di S.Clara.
Una delegazione della provincia di S.Clara con anche il presidente dell’ICAP – Istituto Cubano di Amicizia con i Popoli di S.Clara sono stati ospiti a Trento nel settembre del 2001.

Storia più recente…

  • Qui un articolo tratto da “il Trentino del 23 maggio 2011 in cui viene fatta una sintesi delle ultime attività del nostro Circolo e di quelle che sono in cantiere nel prossimo futuro.
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