-
Una serata con il prof. Luciano Vasapollo per parlare di Fidel e di Cuba
Trento 07 aprile 2017 Ieri a Piedicastello, nella sala circoscrizionale, una settantina di noi, iscritti e non al nostro Circolo, hanno potuto trascorrere una piacevolissima serata con il professor Luciano Vasapollo. Luciano Vasapollo, per chi non lo conoscesse, è docente alla SAPIENZA di ROMA; delegato del rettore per le Relazioni Internazionali con l’America Latina e i Paesi del Caribe; è anche docente all’ Università de La Habana (Cuba) e all’Università “Hermanos Salz Montes de Oca” di Pinar del Rio (Cuba). Ha ottenuto nel 2011 la Laurea e dottorato Honoris Causa in Scienze Economiche al’Università di Pinar del Rio.
-
Cuba risponde a Trump: «Il nostro popolo non dimenticherà le sue parole»
Poco dopo l’annuncio della morte di Fidel Castro, il presidente eletto degli USA, Donald Trump, ha emesso un comunicato nel quale ha definito Fidel come un «brutale dittatore» assicurando che il suo «governo farà tutto il possibile perché il popolo cubano possa iniziare finalmente il suo viaggio verso la prosperità e la libertà». Dello stesso tenore anche il vicepresidente eletto, Mike Pence: «Il tiranno Castro è morto. Albeggia una nuova speranza. Saremo insieme all’oppresso popolo cubano per una Cuba libera e democratica». Non si è fatta attendere la risposta decisa e orgogliosa dal popolo cubano attraverso una lettera aperta di un giovane cubano, Julio Alejandro Gómez Pereda, pubblicata sul sito…
-
«Querido Fidel…», la lettera d’addio di Pepe Mujica a Castro
di Tiziana Barilla «Voglio dire una cosa, c’è in Fidel, e con lui in una parte del popolo cubano, una statura di Quijote perché gli è toccato vivere un lungo periodo della sua storia sfidando la prima potenza mondiale. Non è cosa semplice avere coraggio, decisione e capacità di resistenza in questa epoca». Così, paragonandolo a Don Quijote, Pepe Mujica ricorda Fidel Castro poche ore dopo la morte del Lider Maximo, a Telenoche. Poi, scrive di suo pugno una lettera d’addio. Dove, tra l’accenno veloce a un’intimità e l’ammirazione esplicita, rimprovera a Fidel di averci lasciati “orfani”. Eccola.
-
FIDEL CASTRO: IL COMPLEANNO
12 agosto 2016 Domani compirò 90 anni. Sono nato in un territorio chiamato Birán, nella regione orientale di Cuba. È conosciuto con quel nome, anche se non è mai apparso in una mappa. Dato il suo buon modo di agire era conosciuto da amici vicini e, naturalmente, da una pletora di rappresentanti politici e ispettori che si vedevano intorno a qualunque attività commerciale o produttiva proprie dei paesi neocolonizzati del mondo. In una certa occasione ho accompagnato mio padre a Pinares de Mayarí. Avevo allora otto o nove anni. Come gli piaceva conversare quando usciva dalla casa di Birán! Lì era il padrone delle terre dove si piantavano canna da…
-
Il fratello Obama
La Havana, 27 marzo 2016 di Fidel Castro Ruz I re della Spagna ci portarono i conquistatori ed i padroni, le cui orme rimasero negli appezzamenti circolari di terra assegnati ai cercatori d’oro nelle sabbie dei fiumi, una forma abusiva e vergognosa di sfruttamento, le cui vestigia si possono scorgere dall’aria in molti luoghi del paese. Il turismo oggi, in gran parte, consiste nell’esibire le delizie dei paesaggi ed assaggiare le squisitezze alimentari dei nostri mari, e sempre si condivide col capitale privato delle grandi corporazioni straniere, i cui guadagni se non raggiungono i mille milioni di dollari pro capite non sono degni di nessuna attenzione.